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Il progetto

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La Facoltà di Economia e Commercio dell'Università la Sapienza si trasferisce nella nuova sede in via del Castro Laurenziano nel 1970. Il progetto per la nuova Facoltà di Economia e Commercio della Sapienza era stato sviluppato dall'architetto Gaetano Minnucci e il suo collaboratore e allievo Giuseppe Cigni tra il 1961 e il 1968. Originariamente situata nel piccolo palazzo di Piazza Borghese, la necessità di espandere la vecchia Facoltà ha offerto a Minnucci l'opportunità di dimostrare la sua maturità professionale acquisita attraverso anni di pratica e ricerca continua, particolarmente nel campo della tecnologia edilizia. L'edificio su via del Castro Laurenziano segna l'ultima opera di Minnucci per la Città Universitaria, dopo la realizzazione della sede del Dopolavoro universitario e della Caserma della Legione universitaria.

Il nuovo complesso è strutturato in tre principali blocchi interconnessi che creano una lunga piazza coperta, orientata lungo l'asse principale dell'edificio. Il primo blocco contiene l'ingresso principale e gli uffici della presidenza, accessibili tramite una scalinata obliqua. Questo ingresso è definito da un basamento in pietra e due setti rastremati che supportano la struttura. Il secondo blocco ospita le grandi aule, tra cui l'aula gradonata Ezio Tarantelli, mentre il terzo blocco include i dipartimenti (ex istituti).

La disposizione degli interni mostra una cura meticolosa nella progettazione, con scale che si piegano per adattarsi ai vari livelli e dislivelli dell'edificio. I materiali utilizzati nei prospetti interni, come il marmo scuro e il legno, sono accostati in modo insolito ma armonico, sotto un soffitto di cemento armato a vista. Le modifiche nello spazio, tra compressione e dilatazione, accompagnano il percorso attraverso l'edificio, segnalato da cambiamenti nel colore del pavimento in granito che evidenziano le scale e le grandi strutture.

Il prospetto principale sulla via del Castro Laurenziano si articola su tre livelli, con rivestimenti in pietra rossa e serramenti in alluminio, mentre i prospetti secondari presentano una struttura più rigida, con una griglia ortogonale di pilastri e fasce marcapiano che inquadrano gli infissi e il rivestimento in mattoni. Questo complesso rappresenta un esempio significativo dell'abilità di Gaetano Minnucci nel fondere estetica architettonica e funzionalità edilizia.